giovedì 15 aprile 2010

Accessibilità, usabilità e... autocritica

Incontrare un potenziale cliente e rimanere soddisfatti della conversazione: non capita tutti i giorni. Mi è successo ieri, a Venezia. Durante un incontro per discutere delle possibili evoluzioni di un sito Web di un'importante realtà lagunare, a un certo punto si è iniziato ad approfondire i concetti di accessibilità e usabilità. Molto interessante. E questo mi ha dato lo spunto per dare una bella "ripassata agli appunti" (che fa sempre bene, soprattutto al sottoscritto). Queste sono le definizioni, chiare e semplici:
  • Accessibilità: è la capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d'utente (da Wikipedia). In pratica, un sito Web deve consentire un accesso facile a individui con ogni tipo di disabilità (psichica o motoria, vedi le linee guida WAI del W3C), di software e di hardware (anche obsoleti). E' una questione più legata all'oggetto (la struttura tecnica e l'interfaccia grafica) che al soggetto (l'approccio mentale dell'utente verso i contenuti).
  • Usabilità: è definita dall'ISO (International Organisation for Standardisation), come l'efficacia, l'efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti. In pratica, un sito Web deve coniugare le esigenze dell'utente con quelle di chi ha progettato il sito, facilitando l'accesso a contenuti completi, accurati e semplici da capire. E' una questione più legata al soggetto (l'utente deve poter trovare quello che cerca in modo semplice e veloce) che all'oggetto.
Partendo da questo assunto, nel corso dell'incontro è stato possibile approfondire alcune questioni specifiche, dato che questo portale ha un target molto ampio e diversificato. Non tutti i partecipanti all'incontro sono entrati nella questione ma questo poco importa. Per chi, come il sottoscritto, è abituato a partire dall'ABC per spiegare il perché un sito Internet deve essere fatto in un certo modo, è stato molto soddisfacente entrare nel merito di questioni più ampie, complesse e, diciamolo, interessanti.

A mio parere, partendo dal presupposto che mi occupo più di contenuti che di interfacce grafiche, l'usabilità è una condicio sine qua non di ogni sito Internet attuale, di qualsiasi tipologia. E' l'approccio che ti consente di raggiungere i tuoi utenti, di far capire loro cosa vuoi dire, di informarli su cosa sei in modo facile, intuitivo, veloce. Per alcuni settori, l'accessibilità è importante ma meno prioritaria (pensiamo, ad esempio, a un'interfaccia dedicata ai dispositivi mobili, utile ma, ad oggi, non vitale per il proprio sito). I criteri di usabilità invece sono fondamentali per ogni portale, devono essere standardizzati ma anche "personalizzati" in base al sito. E' un tema su cui è sempre bene riflettere guardando qualche sito o blog dedicato.

Un'ultima cosa, molto importante. Si è anche parlato delle linee guida WAI realizzate dal W3C (World Wide Web Consortium) e, chi sta scrivendo, ha ritenuto opportuno oggi andarsi a riguardare bene le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.0. Perché? Chiamiamolo "arrugginimento". E l'incontro con potenziali clienti deve essere utile anche per una sana e costruttiva autocritica. Come diceva Seneca, "critica te stesso; ti abituerai a dire e ad ascoltare la verità". Oltre a renderti più accessibile e usabile.

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