mercoledì 27 ottobre 2010

Non perdersi in un bicchier d'acqua

Qualche giorno fa è apparsa su molti quotidiani nazionali una pagina intera sulle virtù dell'acqua in bottiglia. Se non l'avete vista, la potete vedere qui. Mineracqua ha deciso di promuovere questa campagna per fare una verifica comparativa diretta tra le proprietà dell'acqua in bottiglia e quella di rubinetto. Alcuni blog, come Ecoalfabeta (ecco qui un post sul tema), hanno notato non solo l'effetto "rappresaglia" dopo una campagna della Coop in favore dell'acqua di rubinetto (eccola qui) ma anche le numerose inesattezze dei contenuti della pagina stessa. Dove sta la ragione? Lascio a voi il giudizio, ma dandovi la possibilità di fare una comparazione tra i contenuti della pagina pubblicitaria e una fonte informativa altrettanto autorevole, realizzata da una multiutility italiana:
  • L'acqua imbottigliata "sgorga pura da sorgenti protette e incontaminate". Basta leggersi le etichette per vedere che, molto spesso, non è vero. Ma non è quello il problema. Anche l'acqua di rubinetto non proviene da montagne innevate e pure, ma da "acqua di falda, a una profondità cha varia tra 60 e 300 metri". Basta che sia controllata e noi ce la beviamo volentieri. La multiutility dice che effettua ogni anno oltre 10.000 esami di laboratorio e analizza oltre 200.000 parametri. 
  • L'acqua minerale deve rispettare "precisi parametri di legge". Per legge, appunto, l'acqua di rubinetto ha limiti molto più rigidi delle acque minerali per quanto riguarda i valori di alcune sostanze (nota 1 del post di Ecoalfabeta). Un esempio? Ecco una bella e chiara tabella.
  • L'acqua minerale "raggiunge casa vostra con la purezza e il gusto originari".  Il trasporto viene fatto spesso per numerosi chilometri, con TIR, con condizioni ambientali non prevedibili. Difficile dare queste garanzie assolute, soprattutto ricordando il discorso della purezza (già contestato nel punto precedente).
  • L'acqua minerale è "senza paragoni", quella del rubinetto "è solo bevibile". Di oggettivo c'è poco in queste considerazioni. 
Lascio a voi ogni considerazione. Io invece di pongo altre domande:
  • Perché la pagina pubblicitaria non cita il fatto che un litro di acqua di rubinetto costa circa 1.000 volte in meno di un litro di acqua in bottiglia?
  • Perché la pagina pubblicitaria non cita il fatto che per trasportare l'acqua in bottiglia ogni anno in Italia girano 300.000 TIR (e che ognuno con un litro di gasolio fa 5 chilometri, lasciandovi fare il conto delle emissioni in atmosfera)?
  • Perché la pagina pubblicitaria non dice che per produrre una bottiglia da 1 litro e mezzo occorrono quasi 90 grammi di petrolio, oltre 2 litri d'acqua e si emettono 160 grammi di CO2?
Ne avrei altre ma mi fermo qui. Perché la pagina pubblicitaria chiude con questa frase: "Da un'informazione trasparente nascono scelte libere". Condivido. Per questo leggiamo le pubblicità ma ci informiamo anche con molte altre fonti, in primis blog e siti Internet. Uno è questoCi sono tutte le informazioni sulle acque in bottiglia (e loro non le vendono, le collezionano). Una cosa è sicura: non ci perdiamo in un bicchier d'acqua.

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