lunedì 29 novembre 2010

Pensare in banda larga*


Venerdì 26 Novembre sono stato al convegno “Cosa fareste con 300 Mb di banda larga?” al VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia. Oltre ad aver conosciuto dal vivo un sacco di persone molto valide che sento quotidianamente sui vari Social Network, ho avuto la possibilità di assistere agli interventi di numerosi relatori, molto diversi tra loro, e farmi un'idea precisa della situazione attuale e dei possibili sviluppi futuri. Non voglio fare un reportage sull'evento (molto riuscito), mi limiterò ad alcune considerazioni.
  • Una location perfetta per l'occasione. Un parco scientifico che riunisce addetti ai lavori e aziende per parlare degli sviluppi tecnologici e di comunicazione del futuro. Sala Antares perfetta, Wi-Fi efficiente e del tutto gratuito, schermo per le presentazioni molto ampio e visibile da ogni posto, streaming online per permettere di seguire il convegno da casa. Complimenti a Michele Vianello e ai ragazzi del VEGA per l'organizzazione, tutto curato nei minimi dettagli. Faceva un po' freddo, è vero, ma quasi non ce ne siamo accorti.
  • Interventi eterogenei e molto puntuali. Hanno parlato, oltre ai responsabili del VEGA e alle autorità, numerosi esperti di Internet, di comunicazione, di e-learning, di giornalismo, di medicina e responsabili delle principali aziende italiane attive nelle telecomunicazioni. Ci siamo fatti un'idea molto ampia e precisa sulla situazione attuale in Italia, non sempre confortante ma si deve guardare in faccia la realtà prima di decidersi a cambiarla. Presentazioni molto diverse tra loro, tutte utilissime. Personalmente, ne scelgo due: quella di Marco Zamperini, il FunkyProfessor, che ha sostenuto che, oltre a farla la banda larga, dobbiamo anche pensare e vivere in broadband, e quella di Stefano Quintarelli, il pioniere di Internet in Italia, che è partito dal concetto che bisogna realizzare le autostrade digitali per permettere alle persone di percorrerle (qui trovate una bello spaccato per capire chi è e cosa vuole Stefano Quintarelli mentre sotto c'è la sua slide coi principi da lui enunciati).
  • Rapporto singolare tra mondo degli esperti e quello delle aziende. Gli interventi della mattina sono stati realizzati tutti da esperti di vari settori, che hanno parlato di futuro, di opportunità da cogliere, di percorsi difficili ma da fare senza indugio. Hanno approfondito quello che sarà il domani senza parlare di sé. I relatori del pomeriggio, tutti responsabili aziendali, hanno discusso del presente, di cosa hanno fatto e dei progetti che le loro aziende stanno portando avanti. Hanno approfondito quello che è il presente parlando esclusivamente di loro stessi. La differenza non poteva essere più sostanziale, anche a prima vista guardando il look con il quale si presentavano in platea. Nel momento in cui responsabili aziendali parleranno come gli esperti del settore, io sarò molto più fiducioso per il futuro della banda larga in Italia.
La cosa indubbia è che la banda larga è una necessità. Per supportare i cittadini nelle loro necessità di informazione, per contribuire a far ripartire le aziende dopo la crisi economica, per darci un futuro digitale. All'estero sanno perfettamente che Internet ad alta velocità non solo è il domani ma anche un diritto fondamentale di ogni cittadino (l'esempio finlandese è molto chiaro). Wired ci ha già fatto una copertina. Ora è tempo che lo Stato capisca questo bisogno urgente, abbiamo bisogno di infrastrutture per creare autostrade telematiche come negli anni '50 avevamo bisogno di autostrade fisiche per le auto che sarebbero arrivate. I soldi ci sono già (basta investire le stesse cifre di 5 anni di autoblu) e noi siamo pronti a frequentarle, da subito. Un esempio? Cittadini milanesi, stanchi di aspettare il "piano wireless" del comune, si sono fatti il Wi-Fi gratuito da soli. Mauro Lattuada, uno dei protagonisti di questo bellissimo progetto (che sento quasi quotidianamente sui vari Social Network), era al VEGA e ci ho parlato per mezz'ora. Li trovate qui.  

 
    * Citazione dalla presentazione di Marco Zamperini

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