Cose che hanno funzionato:
- Rapporti personali sempre nuovi: la mia nuova esperienza professionale mi ha dato la libertà necessaria per partecipare a eventi, fiere, iniziative, discussioni e convegni di mio interesse, personale e professionale. Non mi era capitato in agenzia, per ovvi motivi. Sia dal vivo che attraverso i Social Network ho avuto modo di conoscere numerosissime persone di grande qualità, competenza e passione, con cui ho avuto modo di confrontarmi sempre in modo del tutto civile e ironico. Facebook, Friendfeed e LinkedIn sono stati strumenti formidabili per rendere più semplice questo percorso, per avere la possibilità di chiedere pareri e consigli in tempo reale a gente che eccelle nei rispettivi campi. Chi dice che questi "social cosi" sono perdite di tempo, in parte ha ragione. Ma se uno impara a usare bene il suo tempo, sono risorse fenomenali.
- Lavorare bene porta clienti: le aziende con cui ho lavorato quest'anno sono diverse e operano in settori molto variegati ma le ho trovate tutte, o quasi, grazie al lavoro che ho fatto negli anni scorsi. Vecchi clienti di agenzia che mi hanno cercato, vecchi collaboratori che mi hanno segnalato, imprenditori che ho incontrato personalmente e che hanno apprezzato il mio modo di fare. La qualità del lavoro paga, sempre e comunque. Non bisogna credere mai a chi dice il contrario.
- Nuovi strumenti di lavoro, nuove esperienze: se prima lavoravo quasi esclusivamente nelle media relations, quest'anno mi sono specializzato nella gestione di progetti relativi alla creazione di contenuti per il Web e per la documentazione aziendale. E questo ha arricchito notevolmente il mio bagaglio professionale. Lo sviluppo del blog e la realizzazione di www.riccardopolesel.com mi hanno permesso di parlare di me, del mio lavoro e delle cose che faccio come non avevo mai fatto prima. In più mi hanno dato grandi spunti per leggere libri, per autoformarmi, per approfondire.
- New business da vecchia scuola: nei primi sei mesi del 2010 ho realizzato massicci invii di mail con studi, ricerche e approfondimenti per suscitare l'interesse di aziende di vari settori sui quali avevo esperienza (enogastromico, energie rinnovabili, edilizia, etc.). Aziende che non conoscevo direttamente, su cui ho realizzato database molto precisi e accurati, utilizzando un sacco di tempo. Risultato? Nessun cliente e pochissime richieste di informazioni. Il contatto personale paga, quello impersonale no.
- Gestione del tempo: il 2010 è stato un anno di sperimentazioni per il mio project management, dato che dovevo gestirlo interamente da solo. I vecchi strumenti, accomunati dai diagrammi di Gantt, non sono stati proficui: non li aggiornavo e non mi erano utili. Ora sto provando nuovi software per vedere di trovarne uno adatto a me, ossia intuitivo, veloce e flessibile. Per gestire i contatti coi clienti, i progetti, le riunioni e l'andamento dei lavori in modo più efficace. E mettere l'agenda cartacea finalmente in soffitta.
- Realizzazione di progetti collaborativi: quest'anno mi sono nate molte idee e molti spunti ma raramente li ho condivisi con qualcuno. I motivi sono vari, dall'incertezza del risultato alla mancanza di tempo da dedicare a qualcosa di extra. Nel 2011 voglio cambiare questo trend, concentrarmi su 2/3 idee e provare a coinvolgere qualche professionista del settore per vedere di discuterle, di approfondirle ed, eventualmente, di svilupparle. Non bisogna avere paura di condividere i propri progetti, non abbiamo niente da perdere. In questo senso, la rete ci offre le possibilità di realizzarli con l'aiuto di qualcuno.