martedì 1 febbraio 2011

Che lavoro fai, papà?

Ciao piccolo, il papà vuole spiegarti che lavoro fa. Perché fa un lavoro un po' strano, non guida i camion, non vola sugli aerei, non prepara da mangiare per le persone. Come sai, la mamma aiuta quelli che guidano i camion, i camper e le barche. Il lavoro del papà è un po' diverso. Tu vedi che lavoro da solo, in realtà parlo con tante persone quando tu sei dai nonni.

Ti piace giocare con il trenino, no? Il papà ha aiutato le persone che lo costruiscono: ha detto loro quali cose ti piacciono di più, su quali foto punti il ditino perché sono più belle, quali sono le cose che ti interessano del trenino. E le ha fatte scrivere sulla scatola, dentro il computer, sui giornali, sul libro che stai guardando. Grazie a tante persone che fanno lo stesso lavoro del tuo papà, ogni bambino, come te, sa quanto è bello giocare con un treno, anche se non ne ha mai avuto uno prima.


Il papà ha comprato la macchina che ti piace tanto dopo aver letto un libro su di essa e dopo averla vista sul computer. C'erano un sacco di parole e di foto che gli sono piaciute, che sono state preparate da una persona che fa lo stesso lavoro di tuo papà. Faccio la stessa cosa quando ti devo comprare un trenino, una macchinina, un libro o un bob. 
C'è chi è bravo a costruire le cose, il tuo papà è bravo a parlare di queste cose con le persone. 

Il mio lavoro è quello di guardare le cose come le guardi tu per sapere cosa ti piace. Poi scrive sul computer, parla con le persone, telefona ad altre persone per far loro capire quante belle cose ci sono da dire. Sceglie le cose, le organizza e le mette insieme come un puzzle. Se qualche tuo amico te lo chiede, tuo papà fa il comunicatore. Fa capire alle persone quanto è bello guidare un camion, volare sugli aerei, preparare da mangiare. Vedi questo escavatore verde e blu sul giornale, che è molto più bello di questo giallo? Senza tuo papà, non ci sarebbe.


Il mio lavoro è difficile da spiegare e, per questo, l'ho fatto come farei con mio figlio. Ora lui ha 2 anni, c'è tempo (anche se, secondo lui, in ogni testo c'è scritto "www-punto-com" e questa cosa, oltre a sorprendermi, non è affatto sbagliata). Ma penso che questo post possa essere utile anche per far capire ai miei genitori, ai miei suoceri, ai miei amici e a chiunque altro cosa fa un consulente di marketing e comunicazione. Ai miei clienti dico sempre che comunicare semplicemente non ha alcuna controindicazione, sia che si parli di servoazionamenti che di raccolta differenziata. Non vedo perché io dovrei fare eccezione.

(photo credits: Flickr, kiki99)

2 commenti:

  1. Questa me la devo segnare. Farò un adattamento per mio figlio. Grazie :)

    RispondiElimina
  2. Ciao Benedetta, nessun problema. L'idea mi è venuta dopo l'ennesima domanda di mia suocera su "cosa faccio esattamente di lavoro, ma dimmelo in modo semplice". Puoi adattarlo a tuo piacimento (occhio solo alla licenza Creative Commons). :-)

    RispondiElimina