lunedì 26 marzo 2012

Essere in Rete: il ruolo del sito Internet


La domanda che spesso mi sento fare dai responsabili aziendali è: ma in quest'epoca di Social Network e relazioni in tempo reale, ha ancora un senso puntare sul sito Internet? La mia risposta: è più importante che mai. Gli ambienti sociali sono spazi realizzati da aziende specifiche per i propri specifici obiettivi aziendali, non dimentichiamolo mai. Non sono piazze pubbliche digitali a disposizione di tutti, sono aree di proprietà di imprese che dettano regole, modalità e limiti in modo unilaterale e, talvolta, arbitrario. Possono essere fondamentarli per generare conversazioni su un'azienda ma queste si svolgono sempre in un ambito esterno a quello dell'impresa. In questo caso, il sito Internet rappresenta un punto di riferimento fondamentale, un posto dove le persone possano ottenere le informazioni che cercano attraverso i Social Media. Un posto che deve essere autorevole, credibile, aggiornato.

Una conferma indiretta di questo assunto è il dato relativo al quotidiano britannico Guardian, comunicato qualche giorno fa: al loro sito arriva più traffico da Facebook che da Google. Ma il dato realmente importante è che il Guardian si è dimostrato un portale pensato, strutturato e aggiornato per "essere in Rete", non "essere online". L'obiettivo è quello di creare un hub informativo che integri il lavoro delle redazioni con le conversazioni delle persone, a prescindere dagli strumenti utilizzati. Il commento su Facebook si affianca a quello che sta sotto a un articolo. Un esempio fondamentale che va oltre il concetto di quotidiano, rappresentando un'ottimo caso di successo aziendale prima che editoriale. Hanno deciso di sperimentare su loro stessi, di innovare, di provare a fare qualcosa di nuovo, con tutti i rischi del caso, mettendo al centro del progetto il loro sito, non il Social Network di successo del momento.

Quello del Guardian è un progetto che guarda in prospettiva. Tra dieci anni esisterà ancora Facebook? Sarà simile all'attuale? Nessuno lo sa. Ogni azienda che voglia perseguire i propri obiettivi deve andare oltre a questo, deve strutturare un sito Internet fatto di credibilità e di flessibilità. Puntare tutta la posta sull'evoluzione di un'altra azienda, con propri obiettivi di business (Facebook, Twitter e compagnia sono questo, mica onlus), non è una scelta saggia. Anche perché queste hanno sede negli Stati Uniti e sono tutelate da norme americane. Un vecchio adagio anglosassone dice che "se devi mangiare insieme a dei giganti, portati un mestolo molto lungo". Meglio imparare a fare da soli il proprio pranzo e, se realizzato con sapienza e qualità, lo si può condividere con i giganti ma anche coi nani. Ed essere tutti contenti.
P.S. Notizia di oggi, Mediaset non ha rinnovato il proprio dominio .com che è stato preso da un americano. Un banale errore? No, un segnale molto chiaro della cattiva gestione della propria presenza online (come conferma Luca Perugini). A conferma ulteriore di quanto detto sopra.

Aggiornamento dell'8 Maggio 2012: i Social Readers, le applicazioni dei Social Network che consentono di leggere i quotidiani (come quella del Guardian) sono già in crisi. A conferma che puntare tutto sul Social Network del momento, qualunque esso sia, non è mai un'idea saggia.

2 commenti:

  1. Grazie dany. Si parla sempre di Social Network e di comunicazione in tempo reale, mentre il 50% delle aziende ha siti impresentabili e non aggiornati. Back to basics.

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