lunedì 2 aprile 2012

Pinterest? Ci sono altre priorità


Seguire le mode non è quasi mai una buona idea, specialmente nella comunicazione online. Si tratta di uno dei miei cavalli di battaglia, perché lo scenario è sempre questo: un imprenditore legge di un nuovo strumento di comunicazione e/o Social Network su qualche quotidiano, mi chiede un parere, io gli consiglio di guardarsi il suo sito, lui si accorge che non va bene e mi chiede se valga la pena aggiornarlo quando c'è "the next big thing". Il problema è sempre quello: non essendoci in Italia una cultura della comunicazione, ci si affida a quello che si legge sui giornali o sui siti. L'ultima moda in ordine di tempo è Pinterest. Non sapete cos'è? Ve lo spiega Pier Luca Santoro, ma online ne trovate molti di post dedicati a questo nuovo Social Network. A me non è mai piaciuto, perché non fa quello di cui molti di noi hanno bisogno: razionalizzare e ordinare le numerose informazioni che troviamo online, dando priorità a qualità, cura e importanza. Qui si mette insieme tutto: farlo è molto divertente, ma è utile?

Le PMI hanno bisogno di capire come si comunica online e si deve partire sempre dalle basi. Una conferma eccellente di questo approccio realista la offre Luca Conti, un punto di riferimento stabile per chiunque in Italia voglia conoscere come si comunica online. "Mostrare la pepita di Pinterest a gente che non ha ancora capito come funziona un sito web e una Pagina su Facebook, è fumo negli occhi" scrive sul suo post di oggi. Una frase da stampare e appendere vicino alla scrivania. Perché siamo sommersi da news e infografiche che magnificano le doti del nuovo che avanza. Ma queste derivano dalla volontà di parlare del nuovo da parte degli addetti ai lavori, non da una necessità reale delle aziende. In più, Luca evidenzia un punto che ho toccato qualche giorno fa: non c'è una metodologia chiara e autorevole per fare un'infografica. Non sono segnalate le fonti, i grafici sono troppo semplificati, tanto per dirne due. Certe volte, la forma prende quasi tutto, lasciando le briciole alla sostanza. Non è quello di cui le aziende, ma anche le persone, hanno bisogno.

So perfettamente che negli ultimi giorno sto scrivendo spesso le stesse cose (l'età avanza, purtroppo) ma noto che è un problema piuttosto urgente. Le persone e le aziende su Internet devono dare una sola cosa, prima di tutto: credibilità. Il che vuol dire notizie affidabili, fonti certe, dati verificabili. In questo senso, Pinterest è uno strumento troppo giovane, come minimo, per essere la risposta alle necessità di una PMI italiana. Anche noi addetti ai lavori dobbiamo fare autocritica: ci facciamo prendere un po' troppo dalle mode, in buona fede semplicemente perché abbiamo voglia di esplorare nuovi posti e vedere nuovi orizzonti. Ma i nuovi sentieri devono essere conosciuti bene, provati e tracciati su una mappa prima di essere davvero utili. Come dice Luca Conti, la fuga in avanti di un'avanguardia non serve a nulla se non è utile per il resto della carovana. E quest'ultima ha bisogno di cavalli in forma e ruote solide prima di intraprendere qualsiasi viaggio.

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