lunedì 15 aprile 2013

Puntare sulle persone, non su strumenti o diete


Luca Conti, non proprio l'ultimo tra i professionisti esperti di Rete e comunicazione online, ha fatto un interessante esperimento: una dieta ragionata da Social Media, informazioni in tempo reale e commenti in serie sulle news offerte da Internet. Prima molto drastica, poi più equilibrata. Sgombro subito il campo da ogni equivoco: non voglio fare analisi sociologiche spicciole, analisi di produttività o altre cose che non mi competono, voglio solo sottolineare una personale riflessione sul tema che sto facendo da molto tempo:

  • Abbiamo troppe informazioni che ci arrivano;
  • Gli strumenti che abbiamo per scegliere cosa leggere spesso ci fanno perdere più tempo rispetto a quello che ci fanno guadagnare;
  • Scegliere come o dove essere "social" sembra un comportamento da asociali (lo so che è singolare metterla giù così), da dandy o da gente fuori dalla realtà. Non è così.
Come già dicevo qualche tempo fa, forse ci stiamo facendo troppi viaggi. Il mondo è anche come appare sulle varie timeline ma non è tutto lì. Facciamo un esperimento: proviamo a guardare 50 tweet e vediamo, oggettivamente, quanti ci interessano e quante volte clicchiamo per approfondirne il contenuto. Io, fatto ora, sono a 6 su 50. E seguo gente che ho verificato per bene, molti addetti ai lavori. Significa che ho perso tempo a leggere cose che non mi servivano in 44 casi su 50. Acqua calda o latte versato, direte voi. Ma il problema rimane: il nostro tempo è limitato ed è meglio spenderlo bene.

I Social Network fanno perdere tempo? Come sempre, dipende da noi, da come li usiamo, da come li scegliamo. Il problema è complesso, non esistono risposte giuste o sbagliate. Quello che sembra certo è una cosa: a un anno di distanza ci si chiede spesso come mai spendessimo tanto tempo a far cose che sapevamo già essere inutili. Che l'uomo tenda per natura alla conoscenza lo diceva già Aristotele e anche Platone aveva scritto un bel po' di cose su conoscenza sensibile e conoscenza intellegibile. Ma io non voglio fare filosofia, voglio trovare metodologie che mi aiutino a setacciare la rete per trovare le mie pepite informative in modo più efficace, più veloce e più utile (vedi anche qui). Niente diete, per carità, vanno oltre i miei limiti. L'unico rimedio è quello di puntare sulle persone, come ho sempre fatto, e non sugli strumenti. Per quello ci vuole fiuto e devo affinarlo ancora.

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