martedì 22 ottobre 2013

La carica dei 6 dispositivi


Microsoft e Nokia scelgono di "mostrare i muscoli" proprio oggi (Nokia World ad Abu Dhabi) che è il giorno scelto da Apple per annunciare i nuovi iPad. Mi sembra una scelta del tutto ridicola dal punto di vista del marketing. Microsoft e Nokia devono fare un'operazione di integrazione difficile, complessa e di medio/lungo periodo nel settore smartphone e tablet, questo è chiaro per tutti. L'evento dove presentare tutte le novità che erano in cantiere da tempo, ben sei tra tablet e "phablet", per far vedere che non si stanno suicidando (come sostiene qualcuno e con qualche ragione). Dovevano dare un segnale tranquillizzante, di serenità e consapevolezza dei propri mezzi. Perché scegliere il campo di battaglia dove si è più sfavoriti, quello dei tablet, nel momento dove si è più deboli per mostrare i muscoli nei confronti di Apple?

Probabilmente, vogliono dare un segnale forte al mercato, qualcosa tipo "ok, siamo in un momento delicato ma non abbiamo paura di nessuno". Al di là di apprezzare il coraggio della scelta, se io fossi stato nel team di Elop avrei vivamente sconsigliato questa scelta. Hanno tutto da perdere. Basterebbe leggere due o tre punti di Sun Tzu, uno su tutti: "quando vedi il nemico pronto, preparati contro di lui; ma evitalo, dove è forte". Invece vanno all'attacco con tutta la cavalleria, come la famosa "carica dei 600" e sappiamo tutti come vanno a finire Errol Flynn e i suoi. 

Non resta che rimanere in attesa dello svolgersi degli eventi e vedere come andrà. Non sono un Apple fan ma li vedo molto, molto favoriti in questo caso. Anche loro hanno i loro problemi (vedi il taglio degli ordini dell'iPhone 5C per questioni di pricing) ma non certo sui tablet, almeno a oggi. Strana scelta quella di Microsoft/Nokia, neanche fossero gli enti fieristici italiani che in un momento di crisi nera scelgono di organizzare manifestazioni simili negli stessi giorni, con l'unico risultato di dividersi i visitatori e scontentare tutti. La fiera della vanità, si dice, no?

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